La finocchiona di Poggibonsi, il miele di Montalcino, la ricotta affumicata di Volterra, il panforte di Colle di Val dElsa e gli altri prodotti che sono il riflesso del territorio, di gesti antichi, di risorse che luomo ha tramandato con intelligenza e fantasia diventano così strumento conoscitivo e straordinaria occasione di rivelazione.
Nelle fasi della loro produzione, come il taglio, la stagionatura, la salatura e la speziatura, la mozzatura, la cui ritualità attinge dallantichissima civiltà contadina, si legge il gesto artistico, non diverso da quello impiegato nella creazione di un vetro di Murano, di una ceramica di Faenza e via dicendo.
Prodotti degni di essere salvati, così come si preservano opere del passato la cui bellezza e valore ancora ci parlano.
Larte della preparazione dei cibi e la pittura, la scultura hanno in comune elementi importanti, come lapporto umano, la non riproducibilità tecnica, la capacità di attivare tutti i cinque sensi.
Infine, anche il viaggiatore gourmand partecipa del processo creativo gustando un salume o un formaggio o un vino, prodotti creati, come ogni opera darte, con uno scopo preciso: suscitare emozioni.
Ed è emozione quella che si prova aggirandosi tra gli antichi borghi, fortezze e chiostri di Montalcino, Volterra, Casole dElsa, Colle di Val dElsa, Poggibonsi e San Gimignano, sei luoghi unici in cui ogni attività umana diventa esempio tangibile di arte.
Davide Paolini
| Montalcino | Colle di Val d'Elsa | Volterra | Casole d'Elsa | San Gimignano | Poggibonsi |