Tobias Rehberger (Germania) intende creare un collegamento tra due poli: Colle val d'Elsa e luoghi del mondo in cui i ritmi giorno-notte scorrano in modo opposto. Il paese scelto fa parte dell'Emisfero Sud; quando le luci si accendono è come se la luce del sole presente sull'altro emisfero attraversasse la Terra e spuntasse dall'altra parte. In uno dei camminamenti coperti che caratterizzano la cittadina toscana, la via delle Volte dell'XI secolo, l'artista installa decine di lampade di diversi colori che si accendono secondo un sistema di informazioni provenienti da Internet.
  Le indicazioni riguardo all'intensità della luce in altre parti del mondo controllano l'intensità della luce nel tunnel. L'opera è realizzata in cristallo colorato e soffiato artigianalmente, pezzo per pezzo, presso l'unica cristalleria di Colle Val d'Elsa che è ancora in grado di eseguire queste lavorazioni. Per decenni il dibattito culturale ha teso a privilegiare ciò che è internazionale rispetto a ciò che è locale. Lo sviluppo di Internet, ma anche di una nuova coscienza dell'importanza delle culture regionali, ci conducono oggi a concepire la globalizzazione non come un azzeramento delle caratteristiche specifiche dei luoghi, ma anzi come un modo per esaltarle tutte: la meraviglia suscitata dall'opera vuole essere un richiamo alla capacità di stupirsi per ciò che è semplice, talvolta infantile ma al tempo stesso complesso e frutto della congiunzione tra le tradizioni locali manuali e il sapere tecnologico.  
     
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