Il percorso tra Arte Architettura Paesaggio, che nel 1994
vedeva Luciano Pistoi, Maurizio Rigillo, Lorenzo Fiaschi e Mario Cristiani
incontrarsi ripetutamente per avviare la prima Arte All'Arte, realizzata
poi nel 1996, giunge quest'anno alla sua quinta edizione, e con l'apertura
del tema Arte Tecnica Tecnologia Scienza, Rinascimento-Nascimento, attraverso
le mostre Serse-Van Eyck, a Gent, e Leonardo Da Vinci-Panamenrenko a
Vinci, porta le questioni che sono insite in questa idea ad un ulteriore
livello di approfondimento.
La manifestazione si snoda fra alcuni comuni della Toscana
e si propone di far riscoprire i tesori della regione e nello stesso
tempo vedere opere d'arte contemporanea, appositamente pensate e create,
esposte in luoghi inconsueti, dando vita così ad un vivace rapporto
fra arte, paesaggio, storia e cultura.
Alla base di quasi tutte le iniziative che abbiamo realizzato
in questi anni di lavoro insieme, c'è senz'altro il rapporto
tra questa zona in cui ci troviamo a vivere, caratterizzata dal rapporto
tra "campagne" ricche di città d'arte, e "città nuove",
cuori di distretti industriali che lambiscono quando non assediano,
questi centri d'arte, riconosciuti come patrimonio e culla culturale
della modernizzazione occidentale.
E' anche questa contiguità, coniugata alla nostra
passione per l'arte, che ci chiama ogni giorno a fare confronti, interrogarci
su altre soluzioni che si possano porre sul piano della visibilità,
che portino almeno a tentare di riequilbrare questo rapporto di polarità
evidente, ma non pensata, e a spronarci.
Forse quello che potrebbe e che vorremmo accadesse, e
che comincia ad accadere, è che se gli artisti potessero tornare
a fare il loro "mestiere", magari rilanciando una cooperazione con l'
artigianato artistico locale che avrebbe in questo un'altra occasione
di conoscenza e di stimoli, come stà accadendo a Colle Val d'Elsa,
per quanto rigarda il cristallo e marmo giallo, a Volterra per l'alabastro,
a Poggibonsi per le aziende di sistemi elettrici e d'illuminazione.
Una volta avuta la disponibilità dei luoghi, abbiamo
pensato di coinvolgere altri punti di vista ed altri esperti, ci siamo
rivolti fin dal 1996 ad un curatore, che quell'anno fu Laura Cherubini,
e che nel 1997, sono diventati due, uno italiano e uno non Italiano,
Jan Hoet e Giacinto Di Pietrantonio, e dal 1998, un uomo e una donna,
Angela Vettese e Florian Matzner, confermati anche per 1999. Nella scelta
degli artisti, tra i criteri che abbiamo posto ai curatori fin dall'inizio,
c' è quello, per non cadere nella trappola di far usare lo spazio
pregiato delle città d'arte come semplice fondale, e per avvicinare
le amministrazioni ed i cittadini, che gli artisti siano già
riconosciuti ed apprezzati oggi anche sul piano internazionale, come
lo sono gli artisti del passato che hanno o costrutito o influenzato
la fisicità e l'identità di queste città. Dall'edizione
del 1998, abbiamo scelto che gli artisti avessero tutti differenti nazionalità
di provenienza, e proprio questo aspetto è divenuto importante
per Arte all'Arte perchè il confronto fra artisti di nazionalità
diverse, portatori della memoria e della cultura di popoli diversi,
si è rivelato uno strumento di crescita culturale che ha coinvolto
il territorio regionale lasciandolo contaminare positivamente da nuovi
saperi.