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Arte
Architettura Paesaggio, questi sono i termini fondamentali intorno cui ruota
il progetto Arte all'Arte in queste sue prime edizioni, un progetto di cui
cominciammo a parlare con Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo di Arte Continua
e Luciano Pistoi fin dalla fine del '94, e che riuscimmo a definire nei
dettagli solo per l'edizione che realizzammo nel '96. |
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Louise
Bourgeois
(n. 1911, Francia, vive a New York) ha scelto di lavorare nella stanza delle
macine in vicolo Capassi a San Gimignano, luogo connotato da un passato
di lavoro artigianale ed essenziale alla sopravvivenza. Il suo lavoro, che
si incentra sul tema dell'infanzia ma anche della capacità senziente di
tutta la materia, compresa quella apparentemente inanimata, è stato realizzato
a Carrara e rifinito dall'artista a New York. |
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Ayse
Erkmen
(n. 1949, Turchia, vive a Istanbul) interviene davanti alla chiesa di Mensano
e a Casole d'Elsa, dove ha deciso di fare realizzare da artigiani locali
poltrone di design italiano contemporaneo (tra i progettisti Carlo Scarpa,
Gaetano Pesce e altri), nate per materiali plastici o metallici e questa
volta tradotte in alabastro. |
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Ilya
Kabakov
(n. 1933, Russia, vive a New York) interviene in tre punti differenti di
Colle Val d'Elsa: davanti al Bastione di Sapia, all'interno di un bar e
in un giardino, dove il visitatore avrà a che fare con tre punti di vista
differenti ma ugualmente suggestivi su un mondo sospeso tra passato e presente,
tra cielo e terra. |
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Olaf
Metzel (n.
1952, Germania, vive a Monaco) crea per il cortile interno della Fortezza
di Montalcino una pista ciclabile di dimensioni ridotte, ma di disegno perfettamente
analogo a quelle professionali. Ricoperta di messaggi promozionali, la pista
avrà il doppio valore di sguardo allo sport come luogo dell'epica - e in
un certo senso della competizione militare nell'Occidente contemporaneo
-, e quello di un ambito di comunicazione giocosa con i visitatori. |
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Mimmo
Paladino (n.
1948, Italia, vive a Milano) interviene a Poggibonsi, nel chiostro seicentesco
del Convento di San Lucchese e in altri sedi della zona, storicamente connotate
da una stratificazione di architetture, dal tempo etrusco a quello medievale.
Le sue figure incombenti e silenziose si propongono appunto come un controcanto
contemporaneo alla ricchezza del passato italiano. |
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Bert
Theis
(n. 1952, Lussemburgo, vive a Milano) costruisce nel parco archeologico
Fiumi di Volterra isolette di legno bianco, ciascuna rinfrescata dall'ombra
di una palma, come pedane per il riposo, lo svago, il gioco, che vivranno
quotidianamente nell'interazione con i normali visitatori del parco. Sul
piano storico, la posizione distesa che tenderanno a fare assumere a coloro
che le useranno ricorda, peraltro, quelle dei personaggi dei sarcofagi etruschi,
cosi tipici del passato volterrano. |
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