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La finestra illuminata
Su una strada della città, lungo un basso
muro di recinzione in pietra, si trova un cancello in legno semiaperto;
al di là , il visitatore si trova davanti a una piccola costruzione
in legno che, a un occhio più attento, si rivelerà uno strano
punto di osservazione al riparo dalla pioggia. Al suo interno, uno sgabello
e un cannocchiale mondato saldamente e puntato fuori, attraverso un apertura
rettangolare. Se il visitatore vi si siede e assume la posizione del misterioso
osservatore (che, molto probabilmente tanto tempo fa aveva costruito questo
suo punto di vista privilegiato da dove condurre interminabili osservazioni)
e guarda dentro il cannochiale, vedrà uno spettacolo straordinario.
Nel raggio visivo risalta, tra i tetti, una finestra ben illuminata dall'interno
che consente di vedere che cosa accade nella stanza: di fronte a una tavola
apparecchiata siedono due uomini, accanto a loro due angeli riconoscibili
dalle grandi ali immacolate. A quanto pare, è questa la scena che
aveva catturato l'attenzione dello sconosciuto voyeur, e noi, come
lui, possiamo diventarne testimoni.
In questa situazione è forte il senso di stranezza e casualità.
E` per caso che ci imbattiamo nel cancello di legno, per caso scopriamo
il punto di osservazione segreto e, sempre per caso, per pura curiosità,
guardiamo attraverso il cannochiale proprio nel momento in cui il legittimo
proprietario si è momentaneamente allontanato; e, ovviamente per
caso, diventiamo testimoni di una scena alquanto rara.
Come se non bastasse, a questa storia misteriosa va aggiunto il fatto
che attraverso il cannocchiale (bloccato su un'unica posizione) si vede
solo la finestra, mentre la casa cui essa appartiene, data la distanza,
non è cosi facile da individuare.
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