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Lo
scultore tedesco Olaf Metzel ha scelto per il suo intervento per Arte
all'Arte la fortezza di Montalcino, posata su di un'altura sembra allo
stesso tempo coronarla e dominarla. Quest'edificio militare, costruito
a simbolo della libertà, del potere e dell'indipendenza comunale,
è oggi meta di passeggiate e gite di turisit italiani e stranieri.
entrato nel cortile attraverso l'unico portale il visitatore si sente
come prigioniero tra le alte mura della fortezza, nessun tipo di decorazione,
o altre ofrme architettoniche minori, mitigano l'impressione di possenza
di quest'archtiettura chiusa ed ostile. Una volta salito, per una delle
torri, al camminamento delle mura gli si offre però, una doppia
vista: da un lato lo sguardo dall'alto sul cortile chiuso della fortezza,
simile ad un anfiteatro, dall'altro, il vasto paesaggio toscano. Vista,
quest'ultima, che inaspettatamente si imbatte in un vicino campo sportivo
circondato da tribune.
Edificio militare medievale, sport, turismo - questi diversi elementi,
storici, estetici e sociali, forniti dal luogo sono le pietre concettuali
della scultura che Olaf Metzel ha ideato per il cortile della fortezza:
aggressione, tempo libero, paesaggio. Nel cortile interno rudemente cementato
della ofrtezza Olaf Metzel ha piazzato il suo Velodromo: una pista ciclistica
costruita in tutto e per tutto secondo le norme e solo ridotta in proporzione
per adattarla alle dimensioni del cortile, che 'risponde' con la sua elegante
forma ellittica dalle curve rialzate alle dure ngolosità dell'architettura
circostante. Al visitatore che entra nella fortezza il velodromo, subito
riconoscibile e utilizzabile nella sua funzione primaria, si rivelerà
nella sua funzione estetica solo quando sarà salito sul camminamento
delle mura, e lo avrà guardato dall'alto.
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