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Sulla
base della contrapposizione estetico-formale tra le due diverse forme
la scultura di Metzel dà vita a diverse piani associativi: aspetto
centrale dell'opera è la comunicazione che si instaura tra l'opera
d'arte e il visitatore/fruitore. Metzel crea immediatamente i presupposti
per un dialogo in quanto il velodromo è utilizzabile: ci si può
correre in bicicletta, o magari con lo skateboard, ma ci si puo anche
semplicemente sedere sulle tribune per fare quattro chiacchere.
Velodromi e campi di calcio portano con sé sempre la visione di
cartelli pubblicitari, e così anche l'elegante velodromo di Metzel
è decorato con logotipi pubblicitari, ma di un tipo tutto particolare,
essi rendono noti infatti i sostenitori della mostra Arte all'Arte.
Il finanziamento misto delle mostre non commerciali si rivela di norma
al pubblico in modo più che discreto, nomi e simboli dei sostenitori
vengono stampati infatti solo in qualche angolino del catalogo. Nella
scultura di Metzel, invece, i finanziatori pubblici e privati, l'essenza
stessa, dunque di quel finanziamento misto che negli ultimi anni è
diventato lo sforzo di Sansone dei curatori di mostre e la spada di Damocle
degli artisti invitati, vengono presentati in modo provocatorio, parti
irrinunciabili dell'opera stessa, come la pubblicità oggi è
parte integrante della nostra vita quotidiana. Mettendo a diretto confronto,
sia sul piano estetico che quello topografico, l'architettura medievale
con quella sportiva contemporanea, Metzel cita un importante aspetto storico
richiamando l'attenzione al collegamento esistente tra sport e guerra.
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La
scultura di Olaf Metzel è dunque un intervento che racchiude in sè
molti tra i più importanti aspetti dell'arte degli anni novanta:
contestualità, i rimandi al luogo ed alla sua storia; dialogo estetico
formale tra passato e presente; fruibilità dell'opera come offerta
fatta dall'artista al visitatore/fruitore; riferimento a problematiche attuali
come la questione della politica culturale pubblica. Il 'Velodromo' di Metzel
rappresenta il circuito dei rapporti intercorrenti a diversi livelli da
un lato tra l'ambiente, l'autonomia dell'opera d'arte ad il legame al suo
luogo espositivo nell'ambito dello spazio pubblico, e dall'altro tra l'artista,
l'organizzatore, il fruitore e gli sponsor. |