Wang Du, artista di
origine cinese ma parigino di adozione, è stato riconosciuto
come il maestro della manipolazione delle immagini connesse con
i mezzi di comunicazione di massa. Egli è considerato un
eroe iconoclasta nel suo riappropriarsi e nel distruggere le immagini
spettacolari della nostra società contemporanea, fondata
sulla logica della creazione, del consumo e della manipolazione
dell’informazione, sia testuale sia delle immagini stesse.
Nelle sue spettacolari sculture e installazioni, Wang Du trasforma
alcuni dei momenti più straordinari, diffusi dal sistema
egemonico dei mezzi di comunicazione di massa, in forme ironiche
e assurde. Se si guardano i suoi eccezionali lavori artistici,
quello che si sperimenta è, veramente, l’ultima disillusione
del mito fittizio della società contemporanea, assicurato
dalla macchina che governa il capitalismo globale. Il turismo
è senz’altro l’attività più importante
della regione dove si svolge Arte all’Arte. Esso rappresenta
altresì il segreto fondamento della società contemporanea
di questi luoghi e domina gran parte delle attività economiche,
culturali e politiche che qui si svolgono. Wang Du, anziché
commentare l’apparente fenomeno del trionfo turistico, si
interessa in modo particolare alla esplorazione della natura interna
ed essenziale del turismo stesso. La fascinazione ossessiva del
mito dell’immagine lo porta a interrogarsi sulla natura
sorprendente del panorama cittadino di San Gimignano. Ma l’artista
preferisce giocare con la qualità fittizia del luogo, invece
di occuparsi della "storia reale": da qualche parte
della città, contro l’immagine spettacolare della
San Gimignano con le sue torri, egli scava il suolo in modo discreto
e svela un grande oggetto che presumibilmente appartiene al passato
remoto. Il suo aspetto anomalo ci ricorda qualche oggetto volante
proveniente da uno spazio cosmico e, al tempo stesso, somiglia
anche a una versione ingigantita di oggetti per la casa, venduti
al supermercato... Ovviamente, Wang Du sta elaborando una nuova
attrazione per questa famosa meta turistica che risulta essere
la più sospetta, come il tipo di turismo che egli propone.
È semplicemente una parodia del turismo contemporaneo e
della vita economica e sociale, che vede San Gimignano come una
"città del cliché turistico".
Wang Du, Mamma Mia!, 2003
Parco della Rocca, San Gimignano
Progetto per Arte allĠArte 2003
Foto Ela Bialkowska, veduta dellĠinstallazione
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