Sonar

Loris Cecchini vincitore del concorso per la realizzazione di Sonar, la Casa della Musica, realizza in collaborazione con Alessandro Bagella un progetto ambizioso, che interessa l’esterno e l’interno dell’edificio, sviluppandosi per 200 m2. Sulla facciata Cecchini gioca con un rivestimento in linoleum, all’interno dominano le linee curve, metafora delle onde sonore, nell’“affresco” che corre lungo tutte le pareti, nel banco mixer e nel bancone del bar. Un sottile disegno bianco su grigio che proviene da un software di progettazione tridimensionale, l’asse XZ (piano orizzontale) al quale sono state apportate distorsioni prospettiche e filtri, così da avere un trompe-l’œil azzerato, di spazio prospettico continuo. La percezione dello spazio grafico è accentuata dall’uso di lampade di Wood, che mettono in risalto lo sviluppo del disegno sulle pareti, creando l’illusione ottica di uno spazio dilatato in profondità e larghezza. Un nuovo gioco di materia e forma, un esempio di come l’arte contemporanea riesca a interagire con l’architettura esaltandone e sottolineandone l’atmosfera trasformando lo spazio in un “luogo”, in cui arte visiva e musica avranno un incontro continuo, immediato, e soprattutto permanente.




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