Il
lavoro di Tania Bruguera sarà completamente incentrato
sul rapporto con il potere e l' idea di coercizione che
questo esercita. Un'idea che anche il luogo stesso la
Fortezza di Poggio Imperiale porta con sé.
Il
lavoro sarà composto (come spesso avviene per i
lavori di questa artista cubana) di una parte performativa,
di cui rimarrà traccia nei video, di una serie
di oggetti realizzati in vetro e alabastro (per creare
un'ulteriore connessione con le tradizioni locali) che
richiamano antichi strumenti di tortura, sia una serie
di video. Il lavoro prevede quindi la partecipazione attiva
degli spettatori "complici" della messa in azione del
potere stesso, quindi "l'uso" di questi oggetti, ma anche
il suo rovescio di passiva fruizione delle azioni che
si svolgono in un video, per sottolineare l'ambiguità
e la molteplicità di aspetti che contiene in se
stesso il potere. L'installazione è pensata per
sfruttare le caratteristiche della struttura stessa che
la ospita.
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